Le domande più frequenti

I “Jolly” (babysitter) aiutano occasionalmente le famiglie nell’accudimento dei bambini. Il servizio di babysitting è a ore e svolto previo accordo con i genitori, generalmente presso l’abitazione della famiglia. Le babysitter, che per questo servizio hanno diritto ad un compenso, giocano con i bambini, mangiano con loro, li cambiano e lavano e, all’occorrenza, li mettono a letto o li vegliano mentre dormono. I Jolly famiglia si occupano di bambini di tutte le età. 

Per potersi registrare occorre essere innanzitutto maggiorenni.

Un/a babysitter dovrebbe avere inoltre rispondere ai seguenti requisiti

• capacità di immedesimazione
• atteggiamento di stima e rispetto
• empatia e spontaneità
• senso pratico
• capacità di sostegno alle famiglie con bambini piccoli
• sensibilità, resilienza psicologica e stabilità emotiva
• tolleranza e capacità di accettazione, anche verso realtà diverse dalla propria
• riservatezza
• disponibilità di tempo
• affidabilità e fedeltà di impegno
• cortesia e buone maniere

No, il servizio è gratuito per chiunque.

Un piccolo contributo all’attività dell’associazione, con il versamento della quota di iscrizione a KFS, è tuttavia molto gradito.

Maggiore è infatti il numero di iscritti a KFS, più forte può farsi sentire la voce dell’associazione che rappresenta gli interessi delle famiglie in Alto Adige. La quota annuale di iscrizione è di 15,00 euro e dà inoltre diritto a numerosi vantaggi.

Il “libretto famiglia” è una possibilità prevista per chi svolge lavori occasionali. Per conoscerne in dettaglio le condizioni puoi leggere QUI.

Nello svolgimento del suo lavoro, il Jolly famiglia è assicurato contro gli infortuni tramite il “libretto famiglia”. 

Il KFS mette a disposizione delle Babysitter una copertura di Resposnabilità Civile verso Terzi al costo di 55,00 € (durata di un anno). La copertura di Responsabilità Civile tiene indenne l'Assicurato di quanto questi sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile ai sensi di legge, a titolo di risarcimento (capitale, interessi e spese) di danni involontariamente cagionati a terzi, per morte, per lesioni personali e per danneggiamenti a cose, in conseguenza di un fatto verificatosi in relazione all'attività svolta.

Attraverso il “libretto famiglia”, l’utilizzatore del servizio (ossia la famiglia) compensa il prestatore (Jolly famiglia) con “vouchers” da 10,00 € (lordi) l’ora. Famiglia e Jolly possono però convenire tra loro la remunerazione oraria da corrispondere. A fine mese si sommano le ore prestate, per poi pagarle in vouchers. Se un Jolly famiglia chiede ad esempio 12,00 euro (lordi) all’ora e in un mese lavora 10 ore, a fine mese l’importo dovuto sarebbe di 120,00 euro (lordi), pagabile con 12 voucher da 10,00 euro. Gli importi pagati possono essere solo cifre tonde.

• Per le famiglie dell’Alto Adige: possibilità di trovare, facilmente e in breve tempo, una persona dei dintorni disposta a occuparsi dei figli.
• Per le babysitter: possibilità di trovare, facilmente e in breve tempo, una famiglia interessata.
• Comodi filtri (disponibilità, qualifiche, referenze ecc.) per circoscrivere la ricerca.
• Profili dettagliati che aiutano le famiglie a trovare la babysitter migliore e più adatta alle loro esigenze.
• A completare il servizio, la possibilità di contattare agevolmente la persona che interessa. Subito dopo la registrazione, i messaggi possono essere infatti inviati direttamente alla babysitter per prendere ulteriori accordi.

L’attività di babysitting è un servizio sempre più richiesto dalle famiglie. Organizzare una babysitter non è sempre facile. Cercare a breve termine qualcuno disposto a prendersi cura dei bambini quando si decida di uscire la sera, per esempio, può voler dire telefonare a destra e a manca, perdere un sacco di tempo e, alla fine, innervosirsi. D’altro canto, l’attività di babysitting rappresenta per molti, soprattutto studenti, universitari e anziani, un’ottima possibilità per guadagnare qualcosa. KFS, l’Associazione cattolica che riunisce le famiglie dell’Alto Adige, ha dato vita a un portale gratuito per l’incontro, facile e sicuro, fra genitori e babysitter.

Si, l’essere liberi professionisti non incide sulla possibilità di avvalersi del libretto famiglia.

Se in maternità obbligatoria, non è possibile essere assunti mediante libretto famiglia o altro tipo di rapporto di lavoro, seppur occasionale.

Si, anzi lo strumento del libretto famiglia è rivolto soprattutto alle categorie cosiddette “svantaggiate”, prevedendo ulteriori misure agevolative. Difatti, per i prestatori di lavoro disoccupati o che rientrano in una delle categorie svantaggiate, il compenso viene conteggiato al 75% e pertanto il limite viene elevato a 6.666,67 euro complessivi annui (rispetto ai 5.000 euro “standard”). Oltre ai disoccupati rientrano all’interno di queste categorie agevolate, anche i titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità, gli studenti di età inferiore ai 25 anni (se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università) e i percettori di prestazioni integrative del salario. Per usufruire di tale agevolazione, al momento della registrazione sul sito dell’Inps, il prestatore dovrà indicare nell’apposito campo del menu a tendina, che rientra in una delle categorie sopraelencate, dove dichiara di appartenere ad una delle categorie di cui al comma 8 art. 54 bis del d.l. n. 50/2017.

Se un lavoratore è stato messo in cassa integrazione, può essere assunto tramite il libretto famiglia. Di fatto ha un rapporto di lavoro in essere con la propria ditta, pertanto è equiparabile ad un soggetto che sta lavorando abitualmente. Essendo stato messo in cassa integrazione per decisione della propria ditta, l’eventuale prestatore non sarebbe soggetto nemmeno a vincoli d’orario.

Certamente. Non ci sono vincoli circa l’utilizzo del libretto famiglia nei confronti di un proprio famigliare, anche se residente all’interno delle stesse mura. Chiaramente al momento della registrazione sul sito dell’Inps occorrerà indicare il medesimo indirizzo di residenza, sia per l’utilizzatore che per il prestatore.

In presenza del bonus baby-sitter non ci sono restrizioni particolari in merito alla scelta della persona alla quale affidare il/i proprio/i figlio/i, fermo restando quanto detto in precedenza. Se il prestatore ha un rapporto di lavoro in essere in ambito pubblico, deve necessariamente richiedere un'autorizzazione all'ente pubblico al quale fa capo, per poter prestare un'attività di tipo occasionale, anche se si trova in aspettativa. Differentemente se il dipendente ha un rapporto di lavoro in essere in ambito privato, l'attività prestata mediante il libretto famiglia non deve inficiare la propria attività principale, tantomeno svolgere un'attività concorrenziale.

I genitori del minore devono richiedere il PIN (16 cifre) all' INPS allegando i documenti richiesti. Se un minorenne vuole fornire un servizio di babysitter, è necessario seguire la "procedura classica". La richiesta può essere effettuata seguendo le relative istruzioni; in caso contrario è disponibile il Contact Center INPS (numero di telefono: 803 164), dove è possibile ottenere tutte le informazioni su come registrare il minore.